Le
terme e il benessere
Non vi è un luogo in cui vi sia una così
alta concentrazione di sorgenti e di stabilimenti termali
come l’isola d’Ischia.
Le acque di quest’isola vulcanica e ribollente di
energia naturale sono note in tutto il mondo per la loro
efficacia terapeutica.
Alcune di esse, ancora oggi, sono fruibili liberamente,
così come sgorgano dal sottosuolo e dal fondo marino:
calandosi in vasche
naturali ricavate sulle spiagge, ci
si può immergere in acque marine miscelate a quelle
termali. E non è difficile imbattersi, nel corso
di un trakking sui monti dell’Isola, in una naturale
scultura di terra argillosa e biancastra dalla quale esalano
lievi getti di vapore sulfureo, che va respirato a bocca
semi-aperta, come se fosse un grande e naturale apparecchio
inalatorio.
È ancora attiva la benefica vita geologica di quest’Isola
verde per le sue risorse arboree e per il suo particolare
tufo, con il quale si costruiscono o nel quale si escavano
sudatori e stufe.
In questa cornice, svariati sono gli stabilimenti termali
in cui è possibile curarsi con bagni e fanghi,
inalazioni e irrigazioni, massaggi e applicazioni. La
cultura delle terme a Ischia ingloba perciò sia
la naturale predisposizione del territorio che l’attenta
offerta di servizi sempre all’avanguardia.
Immergersi nella rigenerante acqua termale di Ischia significa
fruire di un benessere che giunge dall’intero ambiente
naturale, in un’armonico equilibrio in cui il corpo
è parte della terra, delle piante, dell’aria
e delle acque.
Proprio alle acque, nell’antichità classica,
venivano riconosciute proprietà terapeutiche e
sacrali. La sorgente di Nitrodi a Barano, ad esempio,
veniva utilizzata già a quell’epoca come
fonte per curare le malattie della pelle e dei capelli,
come documentano antichi bassorilievi ora conservati al
Museo Archeologico Nazionale.
Ma è solo nel Cinquecento, con l’opera del
medico e idrologo Giulio Iasolino, che le acque termali
di Ischia acquistano rinomanza in tutta Italia. Iasolino
censisce e studia centinaia di polle e di sorgenti, di
stufe e di sudatori che potevano essere utilizzati a fini
terapeutici. Nel comune di Ischia ritrova pozzi inattivi
da tempo e ne favorisce l’utilizzo di nuovi: ancora
oggi, l’uso dell’acqua del "Pozzillo"
o della "Mortita" è vivo nel ricordo
degli anziani. Grazie al suo libro "De’ rimedi
naturali" e alla sua opera medica, Ischia viene nel
tempo valorizzata come Isola della salute, al punto che
nel secolo successivo il Pio Monte della Misericordia
fonda a Casamicciola un enorme sanatorio in cui i poveri
della città di Napoli vengono curati con le acque
termai del luogo.
Nell’Ottocento Ischia diventa una delle capitali
del termalismo europeo, al pari delle più note
stazioni inglesi e austriache. Le "Antiche Terme
Comunali", che sorgono sul Porto, diventano un punto
di riferimento anche per gli studiosi.
Sede dell’annuale "Borsa Internazionale del
Termalismo", ancora oggi Ischia mantiene inalterato
il suo primato turistico-termale.
Alle classiche cure termali, si sono aggiunti altri servizi
e proposte legate al beauty-farm e al benessere psicofisco.
Manca solo la mitica fontana della "eterna giovinezza".
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