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Percorsi d'autore > Ischia verde |
Ischia
verde
Un percorso naturalistico, a piedi, alla scoperta della
natura del Comune d'Ischia.
Giuseppe Sollino ci prende per mano
e ci porta alla scoperta della zona di Campagnano e Piano
Liguori, dove l'isola conserva le proprie radici contadine,
dove panorami mozzafiato si dischiudono al passaggio.
Durata |
3 ore |
a
piedi |
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Clicca sull'immagine per visualizzare
la mappa del percorso. |
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1.
Si parte da Campagnano,
dove, nella piazzetta, si può ammirare una bella
chiesa del '600 dedicata alla Madonna dell'Annunziata. Dopo
aver attraversato una strada fiancheggiata da "parracine"
rivestite di piante spontanee verdissime, ci ritroviamo
a Ca' Mormile, dove lasciamo le auto e proseguiamo a piedi.
2.
Affrontiamo le scale lastricate da blocchi trachitici, sistemati
con bell'ordine e con arte. Durante l'ascesa, si apre ai
nostri occhi un panorama sempre più bello e così,
ad ovest, il nostro sguardo si riempie dei colori dell'azzurro
del mare e del verde della collina del Montagnone che si
trova proprio di fronte a noi.
Intanto mentre saliamo, ci soffermiamo a raccogliere bellissimi
esemplari di valeriana e cisti marini, dai vivacissimi colori.
Il sentiero si fa più ripido e da lontano scorgiamo
la famosa "croce di ferro" di Piano Liguori, caratterizzata
dalla sobrietà della struttura che porta, saldati
gli strumenti del lavoro contadino: una scala, le forbici,
il martello. Da qui si dipartono vari sentieri: quello di
fronte a noi, porta verso la costa che ci appare d'improvviso
e che evidenzia in lontananza l'isola di Capri e la penisola
sorrentina immerse nell'azzurro mare.
3.
Dopo poco ci fermiamo in una cantina molto antica (forse
del 1500) scavata nel tufo e nel lapillo, dove il vino si
mantiene freschissimo e frizzante. Dopo aver attraversato
il piano tutto coltivato a vigneto, ci ritroviamo in un
sentiero stretto che si snoda tera acacie e ginestre: sotto
di noi l'abitato di Campagnano sembra un aminiatura. Intanto,
arriviamo in uno slargo dove la nostra attenzione è
attratta da una casa abbandonata con particolari architettonici
molto belli: è la Torre di Campagnano.
4.
Molto probabilmente nei secoli scorsi esisteva un centro
d'avvistamento delle navi saracene che giungevano dal basso
Tirreno. Dallo slargo antistante il fabbricato si può
osservare un panorama davvero stupendo, che abbraccia tutto
il golfo di Napoli a partire dalle penisola Sorrentina fino
a Capo Miseno e all'isola di Procida. Sotto di noi, il Castello
Aragonese si staglia su un mare che, oggi, è particolarmente
azzurro e calmo.
5.
Il sentiero continua in discesa, scavato nel tufo, così
come nel tufo sono scavate delle tane molto grandi per l'allevamento
del coniglio in stato di semilibertà: sono i caratteristici
"fuossi" dove la carne del coniglio acquista un
sapore davvero unico.
6.
Proseguiamo rapidamente, ma non senza osservare bellissime
piante selvatiche come gli anemoni, le viole, i ciclamini
e le ginestre. La campagna, poi, offre ai profumi della
primavera un suo contributo tutto particolare con i fiori
di pesco e di ciliegio. La strada è ora in discesa
ed è sistemata a dovere, anche se presenta una serie
di curve e di pendenze notevoli. Siamo arrivati ad un gruppo
di case, lungo la strada; in una di queste, scorgiamo delle
signore anziane, ma anche giovanette intente a lavorare
pazientemente la raffia per farne cestini e contenitori,
che alimentano una forma di artigianato che credevano perduta.
Dopo circa un chilometro condotto ad andatura più
spedita, ci troviamo nella zona detta il "Monte",
dove ci imbattiamo in una serie di ristoranti tipici e...
rientriamo nel mondo moderno. Più avanti arriviamo
in una piazzetta dove, accanto alla classica chiesetta con
belle maioliche (Chiesa dell'Annunziata) c'è un bar
fornitissimo ed un pullman pronto a riportarci ad Ischia
porto. È la frazione di Campagnano. Ci distrae ancora
una volta il passaggio rumoroso di auto e motorini... l'incanto
è finito, ma può riprendere ogni volta che
avremo voglia di fare un tuffo nella natura alla ricerca
del verde dimenticato.
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