> Delibera di G.M. n. 4 del 31 gennaio 2019
Affitto a canone concordato: tutto quello che c'è da sapere
Se stai cercando una casa in affitto e volessi usufruire di un contratto di affitto a canone concordato, ecco tutto quello che c'è da sapere.
Il contratto di locazione a canone concordato è la formula più conveniente di affitto da quando l’equo canone è andato in disuso. Questa formula, per essere ritenuta legale, deve avere alcuni requisiti precisi: una durata precisa, rispondere a definiti parametri di rinnovo e altri requisiti specifici. L’importo di questo canone varia ovviamente in base al tipo di abitazione e al luogo geografico in cui si trova. L’affitto concordato è caratterizzato da un canone calmierato, ovvero fissato e definito dalla legge, quindi decisamente diverso e vantaggioso rispetto al canone libero, che invece segue le variazioni del mercato e le decisioni dei singoli proprietari. Il prezzo massimo di affitto mensile delle abitazioni con questa formula di affitto, vengono stabilite da precisi accordi territoriali stretti fra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini.
Quali sono i vantaggi di questa formula d’affitto
Ivantaggidel contratto di locazione a canone concordato sono quindi i seguenti:
- gli affittuari pagano un prezzo minore rispetto a quello che può definire il mercato;
- i locatari possono usufruire di detrazioni fiscali ai fini Irpef quando la casa è residenza principale, quindi l’imponibile che va dichiarato è del 66,5%, anziché del 85% ordinario;
- nel caso in cui si scelga l’opzione della cedolare secca, invece dell’Irpef sul 730, sia proprietari che affittuari pagano un aliquota unica al 10%, invece che al 21% come quella dei canoni liberi;
- l’imposta di registrazione, normalmente versata al 50% dal proprietario e al 50% dall’affittuario, ammonta al 1,4% annuo sul valore del canone invece che al 2%.
- Con il canone concordato, se si tratta di seconde case, alcuni comuni possono decidere di fissare aliquote per l’Ici inferiori, portandole per esempio dal 7-10 per mille al 4. Questo però è variabile da comune a comune.
- Per gli inquilini con basso reddito possono essere stabilite altre detrazioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi.
Anche se i vantaggi sono numerosi, soprattutto fiscali, e si tratta quindi di una formula di contratto conveniente per l’inquilino, va detto che il canone concordato ha lo svantaggio di avere una durata inferiore rispetto alla norma. In questo senso, andando rinnovato prima, si incorre maggiormente nel rischio di un aumento del costo dell’affitto.
Anche il Comune di Ischia ha recepito l'accordo territoriale sottoscritto per il Comune di Ischia ed acquisito al prot. gen. n.38589 fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative, redatto ai sensi della legge n.431/1998, per i contratti di locazione a canone concordato.
Per maggiori dettagli in merito e soprattutto per conoscere i particolari dell'accordo si rimanda al provvedimento indicato ad inizio pagina cui è allegata copia dell'accordo.
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